À la guerre comme à la guerre!

Ovvero sugli effetti della narrazione dei dominanti.

Antefatti

Dal 15 febbraio è stato introdotto l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno superato i 50 anni, i sanitari guariti, se non vaccinati, permangono sospesi, gli insegnanti restano sotto ricatto ma non solo, il sistema dei crediti sociali si potrebbe avverare come evoluzione del lasciapassare verde che, per altro, potrebbe diventare ancora più verde ed ecologico, il controllo si sta facendo sempre più invasivo ed invadente, la demonizzazione del contante sta compiendo passi da gigante, intanto…

Il 22 novembre Schwab, il grande vecchio del World Economic Forum, autore di saggi nei quali ci fa il favore (grazie signore, grazie) di illustrarci il nostro futuro, quello deciso dal capitale finanziario sovra-nazionale ed attuato dai suoi vassalli, incontra Draghi a Palazzo Chigi ed è tutto normale, Madama la Marchesa!

È un mondo bellissimo per gli amanti della distopia, una irrealtà che si moltiplica nel mondo globalizzato, a gestione centralizzata, per cuieventi simili accadono in luoghi diversi del pianeta con le stesse dinamiche, e tutto quel che succede ha due sole finalità, le stesse dal secolo scorso:controllo e profitto. Infatti…

Attore, sceneggiatore e comico, Zelensky diventa presidente dell’Ucraina (una nazione creata dopo la caduta dell’URSS) il 20 maggio 2019, con il partito denominato Servitore del popolo, nome quanto mai evocativo, la qual cosa, chissà com’è, ci fa pensare ad un dejà vu, ombra di qualche anno fa, quando, in Italia, un altro comico divenne il guru di un “simpatico” movimento, costruito a tavolino negli Stati Uniti per incanalare il malcontento e si servì di un programma populista mai attuato.

Il 30⁒ degli italiani che ci aveva creduto sta ancora ridendo, tanto si è divertito ad essere preso per il culo da quel buffone e ad aver dato fiducia ai suoi pupazzetti parlamentari che hanno fatto vivere, alla democrazia italiana, uno dei momenti più bui e tragicomici della sua storia.

Il 24 febbraio il presidente Putin interviene militarmente in Ucraina; l’Italia, servo fedele degli USA, segue il padrone, che la tiene al guinzaglio a strozzo, nelle sue castronerie di pseudo reazione fatte di rappresaglie, misure, restrizioni, sanzioni: “sì, buana!” sembra sia la sola risposta di Di Maio ad ogni gentile richiesta dell’occupante anglofono.

Brevissimo scenario economico-complottista: se una cosa non serve a niente, serve a qualcos’altro (cit.).

Stati Uniti in recessione? Come faranno ad innescare una depressione che coinvolga anche e soprattutto i paesi occidentali, dato che, a quanto pare, la manna dal cielo COVID-19 non è bastata? L’azione della Federal Reserve, che ha pianificato un aumento dei tassi d’interesse con la scusa di combattere l’inflazione, ahimè, non basterà a far tornare l’economia sui binari, ma farà scoppiare le bolle che si sono create all’interno dei vari mercati finanziari.

L’aumento del costo del petrolio si vedeva già dal 2021 ma non c’era quell’accelerazione che sarebbe stata necessaria per permettere di far aumentare, quanto sarebbe stato utile, l’inflazione.

Dall’inizio della crisi in Ucraina, grazie al blocco dell’esportazioni di combustibile dalla Russia, invece, questa accelerazione, nell’aumento del costo del greggio, c’è stata, il che farà gioco agli USA perché gli permetterà di ristrutturare le catene globali del valore, contemporaneamente la Russia potrebbe riprendere parte della sua sfera di influenza in quella regione.

Quindi la NATO non interverrà perché, questo plateale conflitto, fa comodo a tutti e due.

Si saranno mica messi d’accordo?

Intendiamoci, mondialmente, questo provvidenziale conflitto, è un’altra manna che “piove” dal cielo perché questa, innescata, crisi del carburante fa rispuntare i benefici meravigliosi del nucleare, energia pulita e, come tutti sanno, estremamente ecologica, per dindirindina!

Questa prospettiva spiegherebbe sia la mossa di Rotschild di vendere tutto il comparto petroli, sia le oltre 250 centrali nucleari che verranno ultimate intorno al 2030 (sì, la famosa Agenda 2030 di cui qualche imbecille si prese gioco su Twitter). Tout se tient… «ma tutto questo Alice non lo sa»1.

Accade in Italia

Divide et impera e distrazione di massa continuano ad essere foraggiate dal sistema e ad essere propugnate anche da chi crede, o vorrebbe far credere, di fare contro-narrazione: i dissenzienti, ancora una volta, si misurano col nemico sul campo di battaglia approntato dal nemico stesso e lo inseguono…, furbi loro, non gliela si fa perché nulla sfugge a questi mastini del dissenso!

Quindi, dimentichiamo l’istaurazione di un regime nichilista-terapeutico, basato sull’arricchimento dei soliti pochi noti, unici beneficiari della pandemia, e l’impoverimento dei tanti altri, dimentichiamo tutte le restrizioni, i soprusi, le indegne misure e parliamo di guerra! Evviva, evviva! Divertiamoci con le bandiere2!

Parole, frasi fatte e luoghi comuni compongono la “nuova” narrazione, condita, come con un sugo d’antan, dalla solita minaccia della guerra nucleare, un evergreen socialmente accettato da tanti pazienti spettatori.

Ed eccoli i nuovi fan che si precipitano a prendere le parti dell’uno o dell’altro attore in campo: casa pound, ed una certa destra, che appoggia gli ucraini, i sinistrati che sono equidistanti, gli studiati che appoggiano Putin, tutti più o meno d’accordo però sul fantastico slogan “fuori l’Italia dalla NATO”, declinato anche, dai più attenti, in “fuori la NATO dall’Italia”. Saremo anche nostalgici di un passato prossimo ma, questo sapore di dejà vu, ha un forte e persistente retrogusto di stantio…

Intanto, nel nostro Bel Paese, le piazze si svuotano di contenuto e si riempiono di inutili pacifisti, Draghi dichiara lo stato di emergenza per ragioni umanitarie, sì, avete letto bene, mentre l’art. 60 della Costituzione ci dice che:

La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica sono eletti per cinque anni. La durata di ciascuna Camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra.

Ma tutti, come cani di Pavlov, dietro la narrazione dominante, anche i contronarranti che, come da migliore tradizione, per cosa scendono in piazza? la guerra!

In una kermesse orgiastica del dissenso che vede un’unità degna del circo Barnum, “venghino, signori venghino”, campeggia il titolo “guerra e pandemia, stessa strategia”.

Bene, se la strategia e, di conseguenza, la narrazione, è la stessa, allora perché continuate a seguirla e non ne costruite invece un’altra? Perché siete sempre lì a commentare ciò che accade invece di anticiparlo? Perché mancate di progettualità? Perché non avete uno scopo ed un’azione che permetta di attuarlo?

La risposta è piuttosto semplice. Siete dei vuoti contenitori di dissenso e malcontento, siete funzionali al sistema, siete parte integrante del problema. Un Movimento 5 stelle che non ce l’ha fatta, che prenderà, ancora una volta, in giro chi lo segue, allontanandolo sempre più dalla politica, siete la prosecuzione, nelle piazze, di quello stesso scopo.

Considerazioni finali

Se manca l’analisi, manca la visione del mondo, se manca la visione del mondo manca la progettualità, se manca la progettualità, manca l’essenziale: quale azione per quale scopo. Non avendo un fine, uno scopo, si prende per buono quello del nemico, non si va oltre e si ripetono azioni inutili ed innocue.

Intanto le persone si stancano, le piazze si riempiono inutilmente ed il dissenso, o quel che ne restava,viene incanalato in contenitori diversi che lo sterilizzano, riversandolo, in continuazione, in una miriade di altri contenitori da più grandi a più piccoli, in uno schema che si ripete da anni.

Novelli Maghi di Segrate che prevedono il passato ed un po’ il presente.

Conclusioni

Siamo élitari o intellettualisti o presuntuosi? No, siamo realisti; ci occupiamo di politica e, di conseguenza, come abbiamo sempre fatto, evinciamo il futuro dall’analisi del presente, abbiamo una Weltanschauung, una progettualità, uno scopo ed un preciso campo d’azione.

Si chiama serietà intellettuale, unione di teoria e prassi, rifiuto di ogni inutile movimentismo, fatto solo di azioni sciatte, e di ogni estremismo, malattia endogena del sinistro-destrismo. Bonne chance, les amis!

Un ringraziamento particolare al gatto del Cheshire per alcune utili considerazioni.

De Gregori, F., Alice, da Alice non lo sa, 1973.
Cit. daBig Bang Theory, serie televisiva.

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Truman
2 anni fa

Articolo stimolante, ma scritto con un tono che mi ricorda il marchese del Grillo, qualcosa del tipo “io sono io e voi non avete capito niente!”
Certo, in molti abbiamo le idee confuse e cerchiamo punti di aggregazione, che solitamente si rivelano fasulli, ma qui manca la parte propositiva “Sto dijelat?” diceva Lenin (“Che fare?” tradotto da Silone). Ecco, la domanda è sempre quella.

Truman
2 anni fa

Cioè, a titolo di esempio, il gruppo di Sollevazione (www.sollevazione.it ) qualche analisi corretta la fornisce e qualche proposta la sta facendo, ad esempio la manifestazione di Bologna al grido di “Guerra e pandemia, stessa strategia” recuperando pure elementi del popolo no-vax / no-Green_pass.

lo
ciao
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