Contributo teorico per la costruzione di un laboratorio contro la mondializzazione

Chi siamo

Frontiere nasce da una esigenza precisa: liberare l’elaborazione teorica dalla condizione di immobilità a cui sembra essere condannata, farla uscire dalla minuscola bolla virtuale, con la presunzione di voler essere un laboratorio di idee, un generatore di nuovi parametri interpretativi.

Cosa succede

La fase che stiamo vivendo presenta forti criticità e peculiari caratteristiche sociali, politiche, culturali ed economiche. VI è la necessità di creare un pensiero, che abbia un carattere trans-ideologico e che abbia preso la necessaria distanza  dalla caratterizzazione bipolare destra/sinistra: in questa fase storica, è fondamentale saper distinguere chi sia il vero nemico e, dunque, costruire un laboratorio di idee che sappia creare  strumenti di lettura della realtà adeguati,  e che non può prescindere dalla lotta alla mondializzazione.

Il primo passo di quest’operazione,  è mostrare la tela di ragno che il liberalismo ha tessuto   con la complicità dei governi che, con esso, hanno collaborato.

Una tela di ragno creata da poteri sovranazionali e dagli organismi, che ne sono espressione, che hanno eroso, in modo spesso sottaciuto e surrettizio ma ineluttabile, fino a cancellarla totalmente, la sovranità nazionale e l’indipendenza politica.

Questi poteri, si sono serviti di differenti strumenti, non solo di trattati ma anche di governi tecnici, di incomprensibili quanto dannosi diktat economici, di normative, di delibere e di direttive: un vincolo esterno che, come un nodo scorsoio, si è stretto intorno alle istituzioni, erodendone il potere decisionale fino ad esautorarle.

Qualsiasi governo ha, di fatto, amministrato senza “governare”, mantenendo inalterati quei poteri che da decenni gestiscono le sorti del nostro paese.

Un’altra parte di questa tela di ragno, più nascosta ma molto più deleteria, è costituita dalla creazione, lunga ed elaborata, di una visione del mondo che ha portato alla distruzione dell’essere sociale, all’esaltazione della soggettività e, quindi, dei soli diritti individuali come unica forma di rivendicazione praticabile, rispetto ai diritti collettivi sempre più limitati e sviliti.

Progressivamente, a questa costruzione antropologica, si è aggiunta un’altra forma di controllo, già visibile nel programma vaccinale o nel dibattito sul fine vita e che l’epidemia di Covid-19 ha reso evidente, contro ogni ragionevole dubbio: al vincolo esterno economico e sociale, si è aggiunto, progressivamente e molto rapidamente, il vincolo esterno scientifico e tecnologico.

Scienza e tecnica come nuova teologia: dogmi indiscutibili, incontestabili, infallibili hanno sostituito la sperimentazione ed il dubbio per diventare funzionali alla necessità di controllo assoluto che l’economia non poteva più assolvere pienamente ed efficacemente.

Quale azione per quale scopo.

Partendo dal presupposto che un’elaborazione teorica sia la base per ogni azione che si voglia intraprendere, l’analisi rappresenta le fondamenta di tale elaborazione.

Tutte le tematiche, oggetto di analisi, sono legate tra di loro da un filo, a sua volta composto da diverse fibre interconnesse: la globalizzazione, il vincolo esterno, il controllo e la repressione, il politicamente corretto e l’alienazione. Per trattarle è necessaria una premessa teorica che sgombri il campo da ogni possibile fraintendimento.

Uomo e capitale, civiltà e liberalismo sono entità che non possono convivere se non in modo conflittuale; se vogliamo leggere la realtà abbiamo bisogno di riferirci ad un capitalismo finanziario mondializzato, che, abbatte le frontiere,  affermando la mondializzazione di uomini-merce.

Da questa  visione, sono nate diverse iniziative, la prima è Scientocrazia che abbiamo ideato proprio come mezzo per divulgare alcune di queste tematiche e ricondurle, attraverso una  esaustiva trattazione, ad una visione politica generale che ne permetta la comprensione all’interno delle diverse dinamiche interpretative.

La seconda è Convivio che ci permette di approfondire tematiche in forma dialettica e Linea di Frontiere il cui scopo è rendere fruibili, al maggior numero possibile di utenti, riflessioni essenziali che sono una sorta di fondamento teoretico.

lo
ciao