Un governo responsabile avrebbe dovuto agire diversamente, questo è stato già chiarito, ma ora è troppo tardi, purtuttavia ci chiediamo perché ancora dei provvedimenti d’urgenza non siano stati presi per tutelare l’economia legata a quel tessuto produttivo che esula dai grandi capitali finanziari che sono i soli che non avranno nocumento da questa situazione; al contrario grandi aziende sovrannazionali come Amazon o le grandi catene di distribuzione, saranno i soli beneficiari di questa crisi.
Premesso questo ci pare necessario avanzare una serie di misure d’urgenza che un governo appena più responsabile, avrebbe dovuto già mettere in atto:
- Sospendere le attività della borsa valori
- Presa a carico dello stato della cassa integrazione e di un indennizzo per chi non può recarsi a lavorare
- Sospensione immediata del pagamento degli oneri fiscali per tutte le imprese
- Controllo sui prezzi per evitare eventuali speculazioni
- Cancellazione di ogni onere fiscale per le piccole e medie imprese, nonché liberi professionisti commercianti, ristoratori, artigiani ed ogni altra categoria sia costretta forzosamente a tener chiusa la propria attività lavorativa
- Cancellazione dei pagamenti di tutte le forniture di acqua, luce, gas ed utenze telefoniche di altri oneri a carico dei cittadini
- Sovvenzioni ed aiuti di stato facilmente accessibili a tutti i cittadini italiani in difficoltà, sospensione degli sfratti
- Cancellazione dell’IMU e di tutte le altre tasse ed imposte per l’anno fiscale
- Garanzia di accesso per la liquidità alle banche
- Sospensione di tutte le riforme governative, compreso il MES
- Distribuzione prioritaria delle mascherine al personale ospedaliero, e solo in seconda istanza alle farmacie ed agli altri punti vendita
- Uscita dall’accordo di Shengen e chiusura delle frontiere
- Blocco immediato e totale degli sbarchi
- Stretta sui controlli dei CARA e degli altri centri di accoglienza