Accade in Italia: o sull’assenza di governo ai tempi dello Stato d’emergenza

Può uno stato d’emergenza essere dichiarato in un silenzio quasi totale?

Può uno stato d’emergenza venire dichiarato senza porre in essere provvedimenti reali per proteggere i cittadini?

Può uno stato d’emergenza essere emanato solo per proteggere questo governo di incapaci?

Il 31 gennaio, il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato d’emergenza, della durata di sei mesi, con decorrenza immediata.

“…Viste le raccomandazioni alla comunità internazionale e della Organizzazione mondiale della sanità circa la necessità di applicare misure adeguate;… Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con  riferimento alla necessità di realizzare una compiuta  azione  di  previsione prevenzioneimpone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente  possibili situazioni di pregiudizio per la collettività presente sul territorio nazionale; Considerata la necessità di supportare  l’attività in  corso  da parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario nazionale, anche attraverso il potenziamento  delle  strutture  sanitarie  e  di controllo alle frontiere aeree e terrestri;… Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative  di  carattere  straordinario  sia  sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate a  fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi; Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensità  ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e poteri ordinari;… Delibera: …è dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili…”

Il solo provvedimento preso in quella data è stato il blocco dei voli da e per la Cina.

Questo è stato l’unico provvedimento urgente, immediatamente attuato, per “realizzare una compiuta azione di previsione prevenzione” (delibera del CDM del 31/01/2020).

Il Presidente della Repubblica non pervenuto, il Primo Ministro Conte muto, il Ministro della sanità Speranza muto, il capo della Protezione Civile Borrelli quasi muto…

Nei giorni immediatamente successivi, tale “coerenza” dei degni rappresentanti delle nostre istituzioni,  si è vieppiù evidenziata: il Capo di stato fantasma si recava in visita ad una scuola romana, in un quartiere, l’Esquilino, ad alta densità cinese, il PD, forza di governo, sfornava lo slogan “abbraccia un cinese”, i porti rimanevano aperti agli sbarchi di incontrollati clandestini, Shengen non era sospeso, le scuole erano aperte, i pronto soccorso lavoravano normalmente, così come gli ospedali… Questo perché, per i rappresentanti del nostro governo era più importante non essere tacciati di razzismo che proteggere un intero popolo.

Come se questi comportamenti assurdi non bastassero a dimostrare la pochezza delle istituzioni, sono riusciti ad andare oltre l’inimmaginabile, infatti si invitava addirittura la popolazione a non preoccuparsi, si banalizzava, si minimizzava il rischio di contagio, si rideva di chi si preoccupava. Miserabili buffoni.

La storia, in seguito, ci ha mostrato che i passi compiuti da questo governo di irresponsabili erano del tutto insufficienti a contenere la crisi: troppo poco, troppo tardi.

Questa superficialità è costata la vita ad esseri umani, ha dato il colpo di grazia agli ospedali, alla vita economica del paese, ha minato la sopravvivenza di molti di noi e minaccia il futuro dell’intero paese.

Ma i vigliacchi se la prendono sempre con i deboli, ed ecco che si è avuto anche l’ardire di arrivare alla stigmatizzazione dell’operato dei medici di Codogno, ecco il levarsi di scudi dei pavidi appartenenti al clero regolare per difendere l’operato di quei vili sciacalli, tirapiedi, fino all’ultimo, dell’Unione Europea e dei suoi diktat; perfino un europeista convinto come Macron ha avuto più dignità o almeno, la scaltrezza, di non continuare a piegarsi.

Il nostro governo ha brillato per l’assenza totale, in un momento così difficile per l’Italia; sono stati emanati decreti a scadenza settimanale, senza alcuna correlazione tra di loro, misure improvvisate indegne di uno Stato che si dica tale, senza un minimo di previsione per scongiurare emergenze future.

Come mai non si è pensato a tutelare subito quanti sono costretti a lavorare?

Come mai non si è pensato subito a proteggere gli ospedali ed il personale medico e paramedico, attuando tutte le procedure necessarie anche per l’approvvigionamento del materiale sanitario indispensabile a gestire una crisi di tale portata?

Come mai non si è pensato subito a porre in atto le misure necessarie per aiutare chi è stato messo in condizioni di non lavorare?

Come mai non sono stati immediatamente, almeno sospesi, a tempo indeterminato, i diversi pagamenti di tributi ed utenze che gravano sulle spalle di tuti gli italiani?

Si dichiara uno Stato di emergenza e nessun provvedimento serio è posto in essere, si dichiara uno stato di emergenza senza fare niente di concreto.

Questo è il governo che dovrebbe operare scelte in un momento così difficile per il nostro paese, ma, è necessario aggiungere che, purtroppo, le opposizioni non hanno fatto di meglio.

Perché, all’indomani di quel Consiglio dei Ministri non hanno levato la loro voce?

Perché non hanno subito chiesto che tutte le misure necessarie a fronteggiare la crisi venissero immediatamente attuate?

Non hanno pensato alle conseguenze?

Non sono state in grado di prevedere minimamente quel che sarebbe potuto accadere?

Sapendo hanno taciuto, sapendo nessuno, governo in primis ed opposizione, ha agito responsabilmente, siamo in mano a politici impreparati a svolgere il loro ruolo; dopo anni di sudditanza assoluta a Sua Maestà l’Unione Europea, hanno perso ogni capacità di scegliere autonomamente quale sia il bene del Paese, al di là dei trattati, delle assurde direttive, dei regolamenti, dei parametri di quella dittatura sovranazionale che schiaccia sotto il tallone di ferro dell’austerità tutti i popoli membri di quell’infausta Unione.

Ora il vero volto del non governo, in nome della perniciosa Unione è sotto gli occhi di tutti, ora è impossibile continuare a negare la realtà, ora è impossibile continuare a difendere l’indifendibile: la balla dell’Unione dei popoli è stata smascherata definitivamente, ora è chiaro che la sola regola è Ognun per sé e si salvi chi può…

Considerando tutto quanto detto ed aggiungendo che molti ignobili rappresentanti sono perfino arrivati ad ipotizzare l’applicazione dell’ex art. 452 C.P., epidemia colposa, per coloro che si sono spostati, indipendentemente dall’uso dei DPI, chiediamo: Quali misure sarebbe giusto prendere nei confronti dei membri di questo governo e di quegli amministratori locali che, pur sapendo, hanno agito con cotale negligenza fin dall’inizio e con estrema leggerezza nei giorni successivi al 31 gennaio dando prova di totale irresponsabilità nei confronti del proprio popolo?

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[…] possibili e immaginabili»¹ e infatti dopo poche ore il governo aveva già dichiarato, con decorrenza immediata, ma sottovoce, lo ‘stato d’emergenza‘, lo stesso giorno in cui il segretario del partito […]

lo
ciao
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